Si è deciso di cominciare a lavorare sul sito, così da poter valutare le interazioni con gli altri edifici e con il terreno che si presenta ricco di inclinazioni, tutte differenti tra loro.
I punti da subito risultati importanti sono: l’affaccio su strada che costituisce l’ingresso principale, la presenza di un ampio spazio verde, la vicinanza al MamBo (vista la sua destinazione d’uso, che è la medesima di uno dei blocchi dell’edificio che è in fase di sviluppo) e anche al Lumière.
In prossimità di ognuno di essi si è pensato di creare uno spazio, la cui destinazione dipenderà appunto dall’edificio preesistente ad esso più prossimo. Da questi spazi partono poi delle linee che permettono la proliferazione dell’elemento base. Essa va a creare non solo corridoi, ma anche gli spazi espositivi stessi. Ciò avviene principalmente nel percorso che collega il MamBo con il Lumière a sottolineare l’importanza dell’integrazione tra questi tre edifici che ospitano diverse forme d’arte.
Questi percorsi e gli spazi non saranno tutti alla stessa quota ma sfrutteranno i vari livelli del terreno così da avere una forma più articolata, dotata di una varietà di connessioni.
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